Questo sito può utilizzare cookies tecnici e/o di profilazione, anche di terze parti, al fine di migliorare la tua esperienza utente.

Proseguendo con la navigazione sul sito dichiari di essere in accordo con la cookies-policy.   Chiudi

logo
arabo croato danese finlandese francese greco inglese norvegese olandese polacco portoghese spagnolo svedese tedesco     []     AAA
intestazione

Progetto Pianeta adolescenza

PRESENTAZIONE PROGETTO “PIANETA ADOLESCENZA” - Fondazione Charlie, Istituto Piepoli, Fondazione Pisa. 

 

Quali sono speranze e paure degli adolescenti? Quale rapporto hanno con il futuro, la politica, le droghe, la famiglia, l'istruzione, il lavoro? Quali sono i loro progetti, i loro valori di riferimento e i principali problemi e fattori di disagio? Come hanno vissuto il lockdown e la pandemia?

 

Questa mattina, presso la Sala Pegaso di Regione Toscana a Firenze, è stato presentato il progetto “Pianeta Adolescenza”, che verte su un interessante studio, realizzato con approccio fenomenologico intervistando un campione di 800 adolescenti, 400 a livello nazionale e 400 a livello regionale toscano. Ne emerge un compendio fenomenologico, con un taglio di "Sociologia Open”, che è il frutto della sinergia tra Fondazione Charlie Onlus, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa e che aiuta molto a comprendere i giovani tra i 14 e i 25 anni. 

A intervistare i soggetti del campione sono stati proprio gli operatori di Charlie, volontari dotati di importanti competenze e di una significativa empatia. Il campione locale, toscano, è stato intervistato in modalità “faccia a faccia”, mentre quello nazionale via web.

Alla presentazione sono intervenuti Angelo Migliarini -  Presidente Fondazione Charlie Onlus, Stefano Del Corso - Presidente Fondazione Pisa, Alessandro Amadori - Consulente Istituto Piepoli e coordinatore dello studio sull’adolescenza, Monica Barni - Vicepresidente Regione Toscana.

 

L’analisi è stata mossa dall'esigenza di mettere in campo azioni di promozione e di coordinamento delle funzioni di contrasto al disagio giovanile e alla devianza, ma partendo dal reale punto di vista dei giovani toscani e italiani, dalla ricostruzione fenomenologia del loro mondo.

Lo studio vuole essere funzionale a un approccio realistico e consapevole con il "Pianeta Adolescenza", raramente protagonista del dibattito pubblico e delle priorità strategiche degli adulti. Questi dati possono infatti rappresentare un importante innesco per scelte politiche e di programmazione incisive e coraggiose.

La Fondazione Charlie, dopo 30 anni di esperienza sul campo nell'ascolto degli adolescenti, ha voluto compiere un significativo passo ulteriore e offrire una ricerca rigorosa, realizzata grazie alla importante collaborazione con l'Istituto Piepoli e la Fondazione Pisa. Proprio con la Fondazione Pisa è stato inoltre condiviso l'impegno di pubblicare annualmente un "Rapporto sull'adolescenza", garantendo una continuità degli interventi di ricerca, ascolto e azione che aiuti a comprendere meglio il mondo giovanile, in un'ottica di supporto, stimolo e sinergia verso stakeholder del territorio, Comuni, istituzioni e decisori pubblici.

 

La narrazione mainstream su questa fascia di popolazione, che tende a presentare gli adolescenti come edonisti distaccati, apatici e ingenui è radicalmente smentita dai risultati di questa indagine. Leggendo le moltissime slide del compendio, emerge una popolazione di giovani brillanti, con idee e opinioni e ambizioni ben precise, con interessi e valori già ben strutturati e con una sviluppata consapevolezza della dimensione sociale, politica ed economica del Paese. Talvolta la loro analisi è lucida e impietosa, ma si conserva la spinta a una visione ottimistica.
Per circa l’80% del campione l’adolescenza è un’età difficile e dolorosa, quasi per tutti è un periodo di grande cambiamento, ma circa sei adolescenti su 10 hanno di sé una percezione positiva, di persone “belle, forti, ottimiste” e ben il 90% si considera “buono”, con una percentuale ancora più marcatamente positiva in Toscana. Sette su dieci, però, si considerano “egoisti” e ben sei su dieci si sentono “insicuri”. Nonostante ciò ben il 75% dei giovani toscani (65% su scala nazionale) pensa di piacere agli altri.

Gli adolescenti intervistati credono molto nella famiglia (98% Toscana, 91% nazionale), nell’istruzione (97% Toscana, 89% nazionale) e nell’amore (91%Toscana, 90% nazionale).

Il 44% degli adolescenti toscani è interessato dalla politica, un dato leggermente più basso di quello nazionale (51%), e nega l’idea di "vivere alla giornata pensando solo all’oggi” (d'accordo solo il 26%). Si dichiara “credente" da un punto di vista religioso il 47% dei giovani toscani (51% a livello nazionale). Il livello di soddisfazione della propria vita è più alto in Toscana, dove si considera soddisfatto il 69% del campione (57% a livello nazionale) e dove è altissima la percentuale di risposta positiva alla domanda “Ti piace il posto in cui vivi?” (82% in Toscana, 69% a livello nazionale). Questo dato cala in modo preoccupante nel muoversi dal Nord al Sud del Paese.

Soltanto il 26%, in Toscana, pensa di vivere in un Paese meritocratico (31% a livello nazionale) ed è scarsa la fiducia nella politica (meno di un quarto ha fiducia in generale in chi ci governa).
In un’epoca caratterizzata da precarietà e incertezze, le prospettive a cui ambire si confermano comunque il costruire una famiglia (il 70% degli adolescenti toscani pensa di sposarsi) e avere dei figli (per bel l’84% del campione locale e il 75% di quello nazionale), con un desiderio maggioritario di emancipazione: vorrebbe andare via di casa il 54% del campione toscano e il 65% di quello nazionale.

Benché il sentimento prevalente emerso dalle interviste sia quello della “fiducia” e della “speranza”, la maggioranza del campione associa a termini come “noia” e “abitudine” le proprie giornate tipiche e non mancano elementi di manifestazione del disagio, laddove circa 3 adolescenti su 10 dichiarano di avere pensato al suicidio (marcatamente di più le ragazze) e circa il 15% è attratto da sostanze stupefacenti. A circa un terzo delle ragazze e un quinto dei ragazzi è poi capitato di subire atti di bullismo.
Per quanto concerne il Covid-19, emerge una visione consapevole e responsabile (pochissimi non hanno rispettato le regole durante il lockdown) e un approccio ragionevole e lungimirante: la stragrande maggioranza (l’83% in Toscana) pensa che la situazione si risolverà ma in molto tempo e circa il 50% del campione spende con oculatezza pensando alle conseguenze economiche della pandemia.

Tags: -