Io credo

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Io credo

Oltre il tempo sospeso

un tempo violato

dove il giorno e la notte

si fondono e si confondono

in solchi quasi indistinti

IO GUARDO …

Aldilà dell’eterno presente

del vento di lontane memorie

distante, persa dentro il sogno

costretta in rifugi e silenzi

dove si libra l’anima rarefatta

IO CREDO

Con gli occhi del tempo

sublimo l’attesa, prima del ritorno,

incapsulata nella clessidra

in questi giorni liquidi, invariabili

scanditi da monotone melodie

rintocchi digitali e gesti condizionati

in modi condizionali:”Vorrei, mi piacerebbe …”

Nella stagione dell’apnea con-fermo l’immagine

(mio malgrado sono anch’io nell’ingranaggio).

Incontri flebili, asociali, in disarmoniche variazioni

sfridi necessari per alienate e insolite abitudini.

C’era un passato prossimo, nel giorno che fu.

Con gli occhi del tempo

nel mio guscio stanziale - crisalide domestica -

col potere del pensiero trasvolo nel futuro, semplice.

Cristina Lastri

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