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18-06-2025
Ecco la task force di Charlie per aiutare giovani e famiglie
Per chi chiede aiuto, per se stesso o per un familiare, per sconfiggere le dipendenze, per confrontarsi e per provare a intervenire su un sommerso che fatica a venire a galla nascono, si potenziano e si alternano sportelli dedicati ai genitori dei figli piccoli, alle difficoltà delle famiglie, ai disturbi alimentari e all’azzardopatia. Gruppi di aiuto per adolescenti ma anche doposcuola per le elementari e medie e spazi dedicati all’AVO, associazione volontari ospedalieri.
È il nuovo piano dei servizi presentato dalla Fondazione Charlie Telefono Amico. Nei locali delle ex scuderie di Villa Crastan, dove si è stabilita un anno fa, la fondazione ha messo in campo una rete di opportunità e di accoglienza che si apre alla città.
“In questi locali si imparerà a studiare, si incontreranno esperti che possono darci una mano e non mancherà l’ascolto, non giudicante. Del resto il Telefono Charlie da 35 anni si basa su questo presupposto. E su quelli dell’empatia e dell’autenticità. Possiamo così riassumere – spiega il presidente Angelo Migliarini – le attività della Fondazione Charlie. Con questa nuova sede confermiamo il desiderio di costruire una comunità solidale attraverso uno spazio accessibile.”
E ieri è stato presentato il calendario delle proposte realizzate grazi alla collaborazione con realtà quali Serd, Società della Salute Valdera Alta Val di Cecina, Coop Sociale Arnera, coop Sociale Il Cammino, Alioth Group, associazione La Vita Oltre lo Specchio e gran parte del mondo del terzo settore.
In agenda un doposcuola gratuito, un gruppo di genitori-bambini, due di auto aiuto per i genitori e per le neo-mamme, sportelli specifici e ovviamente lo storico servizio di ascolto da cui il Telefono Amico ha iniziato il suo percorso e che “non solo - aggiunge Migliarini – abbiamo finito di digitalizzare, ma che il 26 giugno sbarcherà anche a Firenze, con l’inaugurazione del primo hub della Fondazione al di fuori della provincia di Pisa. Pontedera porterà in dote una delle sue più originali buone prassi. Spero di cuore che a Firenze apprezzeranno la generosità e la longevità di questa visione e che sia l’inizio di un’altra bellissima avventura”
Tanti gli interventi dei rappresentanti delle realtà associative e delle istituzioni che lavorano in sinergia con la Fondazione tra cui l’ex direttrice della SdS Patrizia Salvadori e la responsabile del Serd Marta Millianti che ha ricordato come “grazie allo sportello sulla ludopatia, la Fondazione è riuscita, attraverso un approccio discreto, a includere le persone con problematiche legate al gioco d’azzardo e a indirizzarle verso gli operatori, in un quadro in cui è sempre più complesso intercettarle. In diversi anni -sottolinea – abbiamo valutato nel nostro territorio un’ottantina di giocatori patologici e di questi ne abbiamo presi in carico un terzo. Una cifra piuttosto esigua se confrontata con la quantità di soldi spesi giocando offline e online che nel 2023 si aggirava sui 200 milioni di euro e appena un anno dopo sono saliti in maniera esponenziale a 230 milioni di euro.”
Ma l’approccio che promuove il benessere e la capacità di prendersi cura di chi ha bisogno, che caratterizza il clima della Fondazione, si estende anche alle famiglie e ai giovani. Dai minori ai padri e alle madri. Tanto che Barbara Tognocchi, coordinatrice del Sociale per la SdS dove seguono 804 famiglie, tra prevenzione e disagio, ha raccontato la partenza di “un sistema di governance multilivello nel quale condividere le linee di programmazione e ricevere informazioni e orientamento durante tutte le fasi”
La Vita Oltre lo Specchio proprio qui aprirà invece il suo primo sportello dedicato ai disturbi alimentari. “Un nuovo punto di riferimento – dicono dall’associazione pisana – in cui ci saranno volontari e genitori che cercheranno di accompagnare chi soffre di tali patologie, terribilmente in aumento. Quasi un adolescente su tre ne è toccato.”
Step dopo step la Fondazione è diventata insomma un ponte tra le generazioni, un luogo legato a doppio nodo con la storia delle città di Pontedera.
“Questa sede – dice la vicesindaca Carla Cocilova – rappresenta l’occasione di costruire aggregazioni importanti, in cui mettere insieme servizi mirati e attività in cui siano i ragazzi stessi i protagonisti.”
Progetti e chance affinchè i giovani in primis ma pure le loro famiglie possano continuare a coltivare la speranza per il futuro.
“Non era facile, né scontato creare sinergie ma Charlie dimostra che è possibile far dialogare le tante anime di una città- un vero regalo che le istituzioni hanno il dovere di supportare – conclude l’Assessora regionale Alessandra Nardini – e di valorizzare “
Paola Silvi
Da Il Tirreno, cronaca di Pontedera del 18 Giugno 2025
presentazione attività Charlie (424,94 KB) |
Il Tirreno (184,21 KB) |